Proposta Euro 7: Gli Stati membri respingono l’adozione di standard più severi sugli inquinanti dei veicoli

01 Ott 2023
  • Si stima che nei prossimi dieci anni nell’UE verranno venduti circa 100 milioni di veicoli ad alimentazione convenzionale
  • La proposta della Commissione potrebbe essere attuata in modo efficace con alcune prudenti garanzie
  • Il ritorno a Euro 6, come proposto dal Consiglio, non favorirà né l’attuazione di limiti più severi sulla qualità dell’aria né stimolerà l’innovazione nell’UE

I governi degli Stati membri in seno al Consiglio hanno adottato ieri l’approccio generale per Euro 7. Ciò Questo costituisce la base per i prossimi negoziati con il Parlamento europeo sulla prossima fase di regolamentazione sulle emissioni inquinanti dei veicoli.

Gli Stati membri stanno sostenendo condizioni di prova e valori limite per auto, furgoni e camion che si allineano più strettamente agli standard Euro 6/VI esistenti piuttosto che alle revisioni proposte dalla Commissione, fornendo poco, se non nessuno contributo al miglioramento della qualità dell’aria. Il Consiglio non ha mantenuto i nuovi requisiti sulle emissioni di rifornimento né i limiti ridotti di evaporazione proposti dalla Commissione, ma ha mantenuto l’inclusione di valori limite per pneumatici e freni.

Benjamin Krieger, segretario generale della CLEPA, l’associazione che rappresenta l’industria europea delle forniture automobilistiche, sottolinea: “I fornitori del settore automobilistico sostengono l’avanzamento dell’Euro 7, con condizioni e limiti di prova realistici. La proposta della Commissione potrebbe essere attuata efficacemente con alcune prudenti garanzie. La tecnologia necessaria è disponibile ed economicamente sostenibile. Il passaggio all’Euro 6, come proposto dal Consiglio, non è necessario per mantenere una mobilità a prezzi accessibili e non sosterrà l’attuazione di limiti più severi sulla qualità dell’aria né stimolerà l’innovazione nell’UE. Nell’Ue verranno venduti 100 milioni di veicoli ad alimentazione convenzionale. Questa decisione ora determinerà se l’Ue avrà un ruolo nella definizione degli standard tecnologici o lascerà questa prerogativa agli Stati Uniti e alla Cina”.

Bernard Lycke, direttore generale del CECRA che rappresenta gli agenti e i riparatori di concessionari di automobili, furgoni e camion a livello europeo, incoraggia i colegislatori a continuare a lavorare su solidi standard Euro 7 e sulla loro adozione prima delle prossime elezioni europee del giugno 2024.

“Questo  è fondamentale per consentire una rapida attuazione della nuova legislazione Euro 7. Infatti, milioni di veicoli con motori a combustione interna continueranno a essere venduti, manutenuti e riparati nei prossimi anni e questi dovrebbero contribuire al miglioramento della qualità dell’aria”.

La decisione sulla posizione del Parlamento europeo è prevista per il 12 ottobre. Una volta adottate le posizioni da entrambe le istituzioni, Parlamento e Consiglio, avranno inizio i negoziati nella fase del trilogo.

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