Tecneco: i filtri carburante ad alta separazione acqua-carburante
Nel corso dell’ultimo decennio le stringenti normative europee in materia di inquinamento hanno obbligato i produttori di carburante a sviluppare diesel a bassissimo tenore di zolfo (ULSD): i bio-diesel ricavati da oli animali e vegetali, i cosiddetti esteri metilici di acidi grassi.
Questi nuovi carburanti rispetto ai precedenti contengono una quantità maggiore di acqua emulsionata. A causa delle dimensioni ridotte delle gocce d’acqua e della maggiore stabilità dell’emulsione, essi riescono a eludere i normali setti filtranti acqua-carburante, aumentando il rischio di rottura del sistema di iniezione ad alta pressione. Un propulsore di ultima generazione che potrebbe risentire particolarmente di questo fenomeno è quello AUDI con motore da 2 litri che equipaggia gli ultimi motori del modello A4, A5 e Q5. Per via della nuova geometria degli ugelli, sottilissimi e altrettanto delicati, la pompa iniezione è soggetta a pressioni di esercizio molto più elevate rispetto al passato. TECNECO, per affrontare le sfide presentate proprio da questi nuovi propulsori ha sviluppato una tecnologia filtrante innovativa che combina cinque strati filtranti e un supporto interno di rinforzo rivestito da una maglia sintetica idrorepellente. Questo congegno di tecnica è rappresentato dal codice TECNECO GS2107E.
Dettagliatamente, la maglia interna idrorepellente separa solo il 90% delle particelle d’acqua presenti nell’emulsione di gasolio. Successivamente i cinque strati filtranti in borosilicato e laminati con tecnologia meltblown, sfruttano la porosità decrescente tra i diversi layers per favorire la separazione delle più piccole particelle d’acqua con un’efficienza massima di filtrazione pari al 99.98%.
Il medesimo fenomeno di separazione dell’acqua dal carburante si ottiene anche con differenti tecnologie filtranti ma tutte progettate per rispondere perfettamente alle performance del propulsore per il quale sono utilizzate. Ne sono un esempio i sistemi di filtrazione gasolio per i propulsori Volkswagen che sfruttano l’accoppiamento di uno strato sintetico ed uno in nano-fibra di cellulosa. In particolare, lo strato sintetico permette la separazione delle particelle d’acqua emulsionate nel gasolio (Fig. 1); lo strato in nano-fibra di cellulosa ad elevato potere assorbente impedisce l’ingresso di inquinanti vari nell’impianto di alimentazione del motore, garantendo un’efficienza di filtrazione fino al 98% con particelle di circa 10-15μm.
Per i propulsori Fiat, invece, viene preferito un filtro gasolio in cui il corpo filtrante in materiale sintetico e composto da polimeri che sfruttano il loro gradiente di porosità scalare, garantendo alla fasi di “pre-filtrazione” e “fine-filtrazione” di avvenire all’interno della cartuccia filtrante stessa (Fig. 2) In questo modo si favorisce particolarmente l’effetto di coalescenza delle particelle d’acqua con un grado di efficienza fino al 99%