Obiettivi CO2 per automobili e furgoni: infrastrutture di ricarica essenziali per soddisfare le ambizioni degli Stati membri
Bruxelles, 29 giugno 2022 – Per raggiungere gli obiettivi estremamente ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 concordati ieri sera dai ministri europei dell’ambiente, l’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) chiede un’azione drastica sulle infrastrutture di ricarica.
L’ACEA rispetta la decisione del Consiglio, ma sottolinea che comporta importanti implicazioni, non solo per l’industria automobilistica, ma anche per l’economia dell’UE nel suo insieme.
Le case automobilistiche europee hanno abbracciato da tempo il passaggio all’elettromobilità e stanno trasformando radicalmente le loro attività per raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE. Tuttavia, la chiave per raggiungere gli obiettivi di CO2 non è solo nelle mani del settore: anche gli altri devono fare la loro parte.
È ora fondamentale che vengano messe in atto tutte le condizioni quadro per passare alla modalità completamente elettrica, compreso il lancio di una rete veramente europea di infrastrutture di ricarica e rifornimento e l’accesso alle materie prime necessarie.
“Per essere molto chiari: l’industria automobilistica contribuirà pienamente all’obiettivo di un’Europa a emissioni zero nel 2050. Ma la decisione del Consiglio solleva questioni significative a cui non è stata ancora data risposta, come ad esempio come l’Europa garantirà un accesso strategico al materie prime chiave per la mobilità elettrica”, ha affermato Oliver Zipse, Presidente ACEA e CEO di BMW.
“Se l’UE vuole essere un pioniere della mobilità sostenibile, la disponibilità di questi materiali deve essere garantita. In caso contrario, saremo minacciati da nuove dipendenze, poiché altre regioni economiche si sono già posizionate in una fase iniziale”.
“In futuro, l’apertura tecnologica significa che anche l’idrogeno e altri combustibili CO2 neutrali possono svolgere un ruolo importante nella decarbonizzazione del trasporto su strada”, ha aggiunto.
Nel contesto dei negoziati in corso sul regolamento sulle infrastrutture dei combustibili alternativi (AFIR), l’ACEA esorta anche i responsabili politici a soddisfare le ambizioni che hanno appena stabilito per l’industria automobilistica quando si tratta di fissare obiettivi infrastrutturali per ciascuno stato membro.
La revisione intermedia del regolamento sulla CO2 sarà fondamentale per monitorare i progressi relativi agli sviluppi del mercato, alla diffusione delle infrastrutture e alla disponibilità delle materie prime.