Autovelox: cosa è cambiato, i limiti minimi e i controlli vietati

18 Lug 2024

Nuove regole in materia di controllo della velocità, a partire da dove possono essere posizionati e dalle velocità sanzionabili. Vietati gli autovelox fissi nelle zone a 30 km/h

Stop all’utilizzo dell’autovelox come strumento per far cassa e una maggiore trasparenza nei confronti degli automobilisti. Sono questi i principali obiettivi del decreto autovelox, pubblicato il 28 maggio 2024 in Gazzetta Ufficiale ma previsto dalla riforma del Codice della strada dal lontano 2010 (legge 120/2010 del 29 luglio 2010). Si è dovuto quindi aspettare il Codice della Strada 2024 per una reale regolamentazione sull’utilizzo degli autovelox.

Dove si possono posizionare

Rivolto ai dispositivi, alle postazioni di controllo e ai sistemi di misurazione della velocità sia di nuova installazione che già esistenti, il decreto autovelox mette un freno alle amministrazioni comunali in materia di posizionamento. I comuni, infatti, non potranno più decidere in maniera autonoma dove piazzare i sistemi di rilevamento ma dovrà essere fatto insieme agli enti del territorio “nel rispetto dei criteri della pianificazione operativa concordata in sede di Conferenza provinciale permanente”. Il tutto è riferito esclusivamente alle situazioni dove non viene applicata la contestazione immediata dell’infrazione. Inoltre, arrivano maggiori dettagli sui dispositivi a bordo di un veicolo in movimento: possono essere utilizzati senza contestazione immediata dell’infrazione solo nei casi in cui non sia possibile collocare postazioni fisse o mobili. Anche questi dispositivi, peraltro, devono essere resi visibili al cittadino. Comuni e province avranno 12 mesi di tempo per disinstallare gli autovelox non conformi alle nuove regole.
Autovelox fissi nelle zone a 30 km/h?

Vietati

Si può essere sanzionati da un autovelox fisso in una zona a 30 km/h se si supera il limite di velocità? No, essendo vietata la rilevazione sotto i 50 km/h. Sarà consentito dove il limite di velocità individuato non sia inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato, salvo specifiche e motivate deroghe. Ad esempio, sulle strade extraurbane principali, dove è previsto un limite di 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite di velocità è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori. Inoltre, fuori dai centri abitati, dovrà esserci almeno 1 chilometro di distanza tra il cartello stradale che indica il limite di velocità e l’autovelox stesso. Nei centri abitati rimane in vigore l’obbligo di segnalazione minima del misuratore elettronico. Inoltre, se si prendono più multe per autovelox nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente, si pagherà solo la sanzione più grave aumentata di un terzo.

Il testo di Autopromotec:

https://www.autopromotec.com/it/Autovelox-cosa-e-cambiato-i-limiti-minimi-e-i-controlli-vietati/a994

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