ANFIA, sul mercato auto prosegue “effetto attesa” per incentivi

08 Mag 2022

ANFIA comunica che l’“effetto attesa” prosegue con l’attuazione delle misure di incentivazione delle auto a basse emissioni o a zero previste dal Decreto Energia. L’eventuale esclusione del settore auto da parte delle imprese, ad eccezione delle società di car sharing, dall’elenco dei beneficiari rappresenterebbe un forte limite, in quanto canale di vendita che può dare un contributo significativo alla divulgazione della mobilità elettrica (BEV e PHEV). Il pacchetto di misure dovrebbe prevedere anche incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri a basso impatto ambientale.

Secondo i dati pubblicati il 1 aprile 2022 dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, a marzo 2022 il mercato italiano dell’auto totalizza 119.497 immatricolazioni (-29,7%) contro le 169.886 unità registrate a marzo 2021.

I volumi immatricolati nel primo trimestre del 2022 ammontano a 338.258 unità, il 24,4% in meno rispetto ai volumi di gennaio-marzo 2021.

“A marzo il mercato auto registra il peggior risultato da inizio anno, chiudendo il mese a -29,7%, dopo le già pesanti flessioni di gennaio (-19,7%) e febbraio (-22,6%) — afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA.

Il preoccupante calo delle immatricolazioni è in buona parte imputabile all’attesa dell’attuazione delle misure di sostegno alla domanda annunciate dal DL Energia dello scorso 18 febbraio, primo passo di un piano pluriennale di supporto alla domanda di auto a zero e basse emissioni, complementare a un set di misure di politica industriale per accompagnare la riconversione della filiera produttiva automotive.

Secondo l’ultima bozza del decreto, le misure di incentivazione sembrerebbero escludere il comparto delle vetture intestate a società, eccezion fatta per le società di car sharing che potrebbero, invece, fruirne. Se confermata, questa impostazione costituirebbe, a nostro avviso, una forte limitazione, trattandosi di un canale di vendita in grado di dare un contributo importante alla diffusione della mobilità elettrica (BEV e PHEV). Ribadiamo la necessità di includere nel pacchetto di misure di prossima attuazione anche gli incentivi all’acquisto di veicoli commerciali leggeri a basso impatto ambientale, un segmento che gioca un ruolo cruciale per tradurre in realtà un modello di logistica urbana delle merci davvero sostenibile e che ha subito pesantemente l’impatto della pandemia e della conseguente crisi economica, necessitando ora di uno stimolo che favorisca il rinnovo del circolante in chiave green”.

Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, le autovetture a benzina vedono il mercato di marzo ridursi del 37,7%, con una quota di mercato del 27,7%, mentre le diesel calano del 40,5% rispetto al terzo mese del 2021, con una quota del 20,4%. Nei primi tre mesi del 2022, le immatricolazioni di auto a benzina si riducono del 38,1% e quelle del diesel del 39,2%.

Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 51,9% del mercato di marzo 2022, in calo del 18,2% nel mese e del 4,5% nel trimestre, con una quota di mercato del 52,6%. Le autovetture elettrificate rappresentano il 41,5% del mercato di marzo, in flessione del 18,9%, mentre nei primi tre mesi del 2022 hanno una quota del 42,4% e calano del 4,3%.

Tra queste, le ibride non ricaricabili calano del 18,6% nel mese e raggiungono il 31,3% di quota, risultando il tipo di alimentazione con la maggior quota da nove mesi consecutivi, e nel cumulato sono in diminuzione del 7%, rappresentando il 33,1% del totale. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili si riducono del 19,5% e rappresentano il 10,2% del mercato (+6,3% e 9,3% di quota nei primi tre mesi del 2022). Tra queste, le auto elettriche hanno una quota del 3,8% e diminuiscono del 38,8%, mentre le ibride plug-in si riducono dell’1,4% e rappresentano il 6,4% del totale. Infine, le autovetture a gas rappresentano il 10,5% dell’immatricolato di marzo, di cui il 9,4% è rappresentato da autovetture Gpl (+7,6%) e l’1,1% da autovetture a metano (-69,9%). Da inizio 2022, le autovetture Gpl risultano in crescita del 17,2% e quelle a metano in calo del 60,7%.

Continuano le buone prestazioni di Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Fiat 500 ibride, che occupano, rispettivamente, primo, secondo e settimo posto nel segmento mild/full hybrid del mese. Tra le PHEV, Jeep Compass e Jeep Renegade sono i due modelli più venduti sia nel mese che nel cumulato, mentre Fiat 500 è il modello più venduto tra quelli elettrici da inizio 2022.

In riferimento al mercato per segmenti, nel mese di marzo le autovetture utilitarie e superutilitarie rappresentano il 36,1% del mercato, in calo del 33,4%. Il modello più venduto è sempre Fiat Panda, con Citroen C3 che occupa la seconda posizione e Lancia Ypsilon la terza. Le auto dei segmenti medi hanno una quota di mercato del 9,6% a marzo e il loro mercato si riduce del 43% rispetto al terzo mese del 2021.

I SUV hanno una quota di mercato pari al 50,2% nel mese, in calo del 24,8%. Nel dettaglio, i SUV piccoli rappresentano il 24,4% del mercato del mese (-27,7% rispetto a marzo 2021), i SUV compatti il 18,9% (-25,2%) e i SUV medi il 5,4%, (-10,7%), mentre le vendite di SUV grandi sono l’1,5% del totale (-12%). Un SUV venduto su quattro è di un brand del Gruppo Stellantis.

I monovolumi e multispazio rappresentano il 2,5% del mercato di marzo e si riducono del 23,9% rispetto a marzo 2021.

Da inizio 2022, utilitarie e super utilitarie hanno una quota del 36,9% (-31,1% rispetto al primo trimestre 2021), le medie del 9,5% (-34,7%), i SUV del 50,6% (-16,3%) e monovolumi e multispazio dell’1,8% (-31,6%).

Secondo l’indagine ISTAT, a marzo si stima una decisa diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2010=100), che passa da 112,4 a 100,8, mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi) registra una flessione più contenuta, da 107,9 a 105,4.

In riferimento al clima di fiducia dei consumatori, inoltre, l’indice relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli, tra cui l’automobile, risulta in forte calo rispetto a febbraio 2022 (da -39 a -65,6).

Secondo le stime preliminari ISTAT, a marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dell’1,2% su base mensile e del 6,7% su base annua (da +5,7% del mese precedente). L’accelerazione dell’inflazione è dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +45,9% di febbraio a +52,9%), in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +31,3% a +38,7%); i prezzi dei Beni energetici regolamentati continuano a essere quasi doppi di quelli registrati nello stesso mese dello scorso anno (+94,6%, come a febbraio).

Nel comparto dei beni energetici non regolamentati, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, accelerano i prezzi del Gasolio (da +24% a +38,3%; +16,4% il congiunturale), quelli della Benzina (da +21,9% a +31%; +12% sul mese) e quelli degli Altri carburanti (da +38,7% a +45,3%; +6,6% su base mensile).

Il Gruppo Stellantis, nel complesso, totalizza nel mese 43.426 immatricolazioni (-36,6%), con una quota di mercato del 36,3%. Nel primo trimestre 2022, le immatricolazioni complessive ammontano a 124.133 unità (-31,2%), con una quota di mercato del 36,7%.

Sono cinque i modelli del Gruppo Stellantis nella top ten di marzo, con Fiat Panda sempre in testa alla classifica (10.130 unità), seguita, al secondo posto, da Citroen C3 (4.636), che recupera ben cinque posizioni rispetto alla classifica del mese precedente, e, al terzo, da Lancia Ypsilon (3.608). In sesta posizione troviamo Peugeot 208 (2.832), che sale di tre posizioni, seguita, al nono posto, da Jeep Compass (2.282).

Per finire, il mercato dell’usato totalizza 450.846 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a marzo 2022, il 35,9% in più rispetto a marzo 2021. Nei primi tre mesi del 2022, i trasferimenti di proprietà sono 1.205.939, in crescita del 34,9% rispetto allo stesso periodo del 2021.

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