PRIMO SEMESTRE 2024 IN RIALZO PER IL MERCATO AFTERMARKET: +4,2%

05 Ago 2024
  • Segno positivo per tutte e cinque le famiglie prodotto che fanno parte del Barometro Aftermarket ANFIA.
  • La transizione energetica tocca anche il comparto del post-vendita, chiamato ad investire in nuove tecnologie e competenze e a tenere alta la qualità e il livello di servizio al cliente. Con la nuova legislatura europea, ANFIA auspica che, senza rivedere i regolamenti già approvati, si possa ammorbidire il percorso verso il target zero emissions in un’ottica neutrale e plurale.

Secondo i dati del Barometro Aftermarket – rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA che fornisce un trend indicativo dell’andamento del mercato dei ricambi automotive su base mensile, sia a livello consolidato, sia a livello di singole famiglie prodotto – il fatturato aftermarket, inteso come fatturato della filiera IAM, ovvero dei produttori di componenti verso il mondo della distribuzione IAM, registra una crescita del 4,2% nel primo semestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, che aveva chiuso a +11,2%, rispetto a gennaio-giugno 2022.

Ad un primo trimestre 2024 in rialzo del 2,3%, ha fatto seguito un secondo trimestre a +6,3%.

Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto, tutte e cinque presentano una variazione positiva nella prima metà del 2024. Gli incrementi più rilevanti sono quelli dei componenti di carrozzeria e abitacolo (+17,4%), dopo un primo semestre 2023 a +9% e una chiusura d’anno a +10,4%, e dei componenti motore (+7,8%), che nel primo semestre 2023 avevano chiuso a +13,6%, concludendo poi l’anno a +13,9%. Seguono gli incrementi più contenuti dei componenti elettrici ed elettronici (+3,7%), che avevano riportato un aumento del 4,8% nel primo semestre 2023 e dell’8,4% nell’intero anno, dei materiali di consumo (+3%), dopo il +6,3% di gennaio-giugno 2023 e la chiusura d’anno a +5,7%, e, infine, dei componenti undercar (+1,3%), che avevano invece chiuso con rialzi a doppia cifra sia il primo semestre 2023 che l’intero anno, rispettivamente +25,7% e +28,4%.

FAMIGLIE PRODOTTO – VAR% FATTURATO Gen-Giu 2024/2023

  • Componenti Carrozzeria e Abitacolo +17,36
  • Componenti Motore +7,75
  • Componenti Elettrici e Elettronici +3,65
  • Materiali di Consumo +2,96
  • Componenti Undercar +1,27
  • TOTALE +4,21

“La chiusura positiva del primo semestre 2024 conferma il trend di crescita del triennio 2021-2023, sebbene il rialzo registrato sia più contenuto dei precedenti – afferma Massimo Pellegrino, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA.

Ricordiamo che a gennaio-giugno 2024 le immatricolazioni di vetture nuove in Italia sono risultate in aumento del 5,3% rispetto al primo semestre 2023, ma resta ancora un pesante divario rispetto ai volumi del 2019, pre-pandemia (-18,1%), mentre cresce il mercato dell’usato (+9,3%).

Tutta la filiera automotive sta attraversando una sfidante fase di cambiamento, incentrata sulla transizione energetica in corso, che proseguirà anche nei prossimi anni e richiederà anche alle imprese del post-vendita importanti investimenti in competenze e tecnologie, con particolare riguardo al fattore del capitale umano, indispensabile per mantenere alta la qualità dei prodotti e dei servizi – anche di tipo informativo – al cliente. Se i trend dell’elettrificazione e della connettività sono ormai inarrestabili, infatti, il comparto aftermarket deve saper sfruttare al meglio le opportunità offerte da questa rivoluzione, sia in termini di espansione della gamma dei prodotti che di ampliamento dei servizi di formazione e supporto ai clienti.

Ciò premesso, con la nuova legislatura europea l’auspicio è che senza perdere di vista l’obiettivo condiviso di un’ambiziosa decarbonizzazione, le istituzioni europee rivedano le metodologie di raggiungimento degli obiettivi in un’ottica neutrale e plurale, che consenta a tutte le tecnologie di poter contribuire alla causa. Non si tratta quindi di rivedere i regolamenti già approvati, bensì di ammorbidire il percorso verso il target zero emissions, accompagnando all’elettrificazione – che è e rimane il mainstream – altre tecnologie (in particolare biocarburanti ed e-fuels), e magari intervenendo sulla metrica di calcolo delle emissioni di CO2, evitando di considerare unicamente le emissioni allo scarico”.

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