Prima pompa per filtro a carbone attivo nell’aftermarket
Funzionamento della pompa per filtro a carbone attivo
Nel serbatoio del carburante si formano gas nocivi per la salute provenienti da idrocarburi volatili. Per evitare che essi si disperdano nell’ambiente, i vapori di carburante vengono legati attraverso il sistema di sfiato serbatoio in un filtro a carbone attivo. Il sistema di sfiato serbatoio esegue inoltre la ventilazione del serbatoio del carburante, in modo che non si generi una sottopressione o sovrappressione nel serbatoio del carburante dovuta al carburante prelevato, al momento del rifornimento o per via di variazioni della temperatura esterna.
Poiché la capacità di immagazzinamento del filtro a carbone attivo è limitata, è necessario “rigenerarlo” regolarmente per evitarne la saturazione. In stati di funzionamento in cui la quantità aggiuntiva di carburante è tollerabile per il motore e per il processo di combustione, i vapori di carburante provenienti dal filtro a carbone attivo vengono rimiscelati all’aria di aspirazione. A tale scopo, i vapori di carburante vengono aspirati dal filtro a carbone attivo per mezzo della relativa pompa e alimentati alla combustione in modo controllato tramite una valvola di risciacquo. Per evitare la formazione di sottopressione nel filtro a carbone attivo durante la rigenerazione, il filtro viene ventilato grazie ad una valvola di ventilazione aperta. Il filtro a carbone attivo viene pulito con l’aria fresca alimentata.
In passato, la sottopressione nel tubo d’aspirazione era sufficiente per aspirare i vapori di carburante nel motore e, allo stesso tempo, aria fresca nel filtro a carbone attivo. Nelle moderne generazioni di motori, tuttavia, non si produce pressoché alcuna depressione nel tubo d’aspirazione. Inoltre, le normative ambientali limitano il lasso di tempo disponibile per la rigenerazione del filtro. Pertanto, in questo caso viene utilizzata la pompa per filtro a carbone attivo per la rigenerazione attiva del filtro a carbone attivo.